ADDIO ALLA REVERSIBILITÀ - IL GOVERNO FA CASSA SULLE VEDOVE
a cura di Marina Crisafi - StudioCataldi
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L'allarme del segretario generale dello Spi-Cgil, Ivan Pedretti, sul nuovo disegno di legge delega
Il Governo vuole far cassa sulla pelle delle vedove, andando a toccare anche la pensione di reversibilità. È questo l'allarme lanciato dal segretario generale dello Spi-Cgil, Ivan Pedretti che, sulle colonne dell'Huffington Post, denuncia l'arrivo di un disegno di legge delega del Governo alla Commissione lavoro della Camera, contenente un punto molto controverso che andrebbe ad incidere appunto sul diritto alla pensione di reversibilità.
Spiegato con parole semplici, secondo il ddl le reversibilità saranno considerate prestazioni assistenziali e non più previdenziali.
Ciò significa letteralmente che l'accesso alla pensione di reversibilità sarà legato all'Isee e quindi al reddito familiare, andando a ridurre inevitabilmente il numero delle persone che continueranno a veder garantito questo diritto.
Com'è noto, infatti, l'asticella dell'Isee è molto bassa (fissata spesso a redditi da fame) e per superarla, facendo saltare tutti i benefici, basta poco.
Per fare un esempio, è sufficiente che una donna anziana viva ancora con suo figlio che percepisce anche un piccolo reddito da lavoro per far saltare il diritto o che la stessa donna decida di condividere la casa con un'amica (magari vedova titolare di pensione) per rendere meno grama la vecchiaia per perdere la reversibilità. A contribuire all'Isee è anche la casa: la vedova che vive nella dimora coniugale rimarrebbe così con la casa ma senza alcun reddito.
Ad essere colpite, com'è evidente, saranno soprattutto le donne, principali beneficiarie della prestazione in quanto aventi un'età media più alta rispetto agli uomini. Donne che sarebbero - afferma Pedretti "doppiamente colpite" perché oggi hanno una pensione media inferiore a quella degli uomini e che "in futuro rischiano di impoverirsi ulteriormente".
Sinora per loro la reversibilità costituiva una piccola certezza su cui contare.
Ricordo che per la reversibilità si versano fior di contributi IVS, una parte dei quali legato appunto a prestazione ai superstiti - in passato (tanti anni fa…che nessuno si ricorda) quando la reversibilità passò dal 50 al 60% vennero ritoccati in base al maggior onere; pertanto è una prestazione ben definita e legata a specifica contribuzione da parte del lavoratore.
Basta a tasse sulla vedovanza! (Marco Perelli Ercolini)
Pubblicato il 08/04/2020