BILANCIO INPS 2014 e RELATIVA RELAZIONE
Ancora con molta enfasi si parla delle pensioni da fame…oltre 6,6 milioni di pensionati cioè circa il 42,5% del totale con pensioni al di sotto dei 1000 euro. Ma ecco una logica domanda che tutti sfuggono: quanti contributi hanno versato queste persone?....Dunque per lo più doverose pensioni sociali, ma allora non a carico delle previdenza con ulteriori prelievi alle pensioni più abbienti mediante un contributo di solidarietà, ma a carico del sociale mediante il doveroso prelievo fiscale graduato secondo le possibilità del reddito.
E a proposito di eventuali ulteriori balzelli sulle cosiddette pensioni d’oro (oro patacca) perché retributive, ricordiamo come la retribuzione pensionabile oltre un certo tetto è già soggetta ad un aggiuntivo prelievo dell’1% a titolo solidaristico e che nel calcolo della pensione per le fasce oltre un certo limite il coefficiente di rendimento diminuisce oltre la metà. Dunque fino a che punto e a quando i pensionati che hanno versato alte somme di contributi per una pensione dignitosa nel post lavorativo continueranno ad essere balzellati? Quante volte si deve pagare lo scotto di aver pagato più contributi per una pensione più alta?
E a questo proposito ricordo come spesso sia stato detto (anche dalla stessa Consulta) come la pensione vada considerata come «retribuzione differita»…ma, ahimé, pur versando contributi d’oro a valore corrente, questa «retribuzione» nel tempo si sgretola, paragonabile a un bel monumento che si deteriora nel tempo per le intemperie (leggi svalutazione monetaria) e che viene poi anche conti-
nuamente erosa e danneggiata dai vandali… nel caso specifico dai vari prelievi per l’insaziabile fame di soldi dei nostri politici e amministratori che considerano la previdenza come un eccellente bancomat.
a cura di Marco Perelli Ercolini