FALSO ALLARME SU NUOVE PICCONATE ALLE PENSIONI DI REVERSIBILITA'?
Era stato rilevato il tentativo, modificando con circolare il precedente orientamento, di introdurre gli interessi dei titoli di Stato, quelli dei conti correnti, quelli provenienti da quote di investimento o Tfr, ecc. nel calcolo ai fini delle soglie di reddito per la riduzione degli importi di pensione di reversibilità. Alla interrogazione in Commissione lavoro alla Camera dell’on. Roberto Simonetti è stato ora precisato dall’Inps che nessun ampliamento della base reddituale è stata preso in considerazione per calcolare l’importo di pensione di reversibilità. Valgono dunque le indicazioni contenute nelle precedenti circolari, dato che nella circolare oggetto di contestazione all’allegato 1, dove vengono presi in considerazione i redditi, c’è un refuso.
Errore formale e non sostanziale …. comunque le procedure informatiche utilizzate per la comunicazione dei redditi (campagna Red) sono in linea con le norme.
Si parla, pertanto, di un tentativo di fare con una circolare quanto è stato bloccato a livello politico, cioè tagliare gli importi della reversibilità … vero?, falso? ... due detti: «a pensare bene c’è sempre tempo» e «se la va, ha le gambe».
a cura di Marco Perelli Ercolini
pubblicato il 29/09/2016