PENSIONI 2018 - ALIQUOTE DI RENDIMENTO PER IL CALCOLO
a cura di Marco Perelli Ercolini
ALIQUOTE DI RENDIMENTO
Al di sopra di un determinato limite di retribuzione, che cambia annualmente, il rendimento annuo diminuisce arrivando a dimezzarsi per le retribuzioni superiori a circa 77mila euro annui, pur rimanendo invariata la contribuzione.
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Quota A (*) |
Quota B (**) |
fino a € 46.630,00 (***) |
2,00 % |
2,00 % |
da € 46.630,00 a € 62.017,90 |
1,50 % |
1,60 % |
da € 62.017,90 a € 77.405,80 |
1,25 % |
1,35 % |
da € 77.405,80 a € 88.597,00 |
1,00 % |
1,10 % |
da 88.597,00 |
1,00 % |
0,90 % |
(*) in riferimento alla contribuzione versata a tutto il 31 dicembre 1992 (**) in riferimento alla contribuzione versata nel periodo compreso tra il 1° gennaio 1993 e il 31 dicembre 2011
dal 1 gennaio 2012 (Quota C) criterio di calcolo contributivo per tutti
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Tetto pensionabile (***) limite oltre il quale vengono abbattute le aliquote di rendimento delle quote di pensione determinate con il sistema retributivo.
Tetto massimo retributivo oltre cui il reddito percepito non è soggetto a contribuzione previdenziale (nel 2017 pari a € 100.324,00)
Tra gli oneri sociali, c’è il contributo previdenziale per l’invalidità, la pensione al lavoratore e ai superstiti fissato al 33% della retribuzione imponibile, aumentato di un punto percentuale oltre il tetto pensionabile come contributo di solidarietà (ex art. 3-ter del D.L. n. 384/1992, convertito in L. n. 438/1992, a decorrere dall’1.1.1993 a favore dei regimi pensionistici ai quali sono iscritti i lavoratori dipendenti pubblici e privati, dovuto nei casi un cui il regime pensionistico di iscrizione preveda aliquote contributive a carico del lavoratore inferiori al 10%.)
pubblicato il 19/12/2017