PENSIONI MILITARI - CONGELATA LA SPERANZA DI VITA SINO AL 2022
estratto da PensioniOggi di lunedì 18.11.2019 articolo di Valerio Damiani
Per effetto del DM 5.11.2019 cristallizzati gli attuali requisiti per l’uscita sino al 31 dicembre 2022 per le pensioni militari
Si ricorda che i lavoratori nelle Forze Armate e delle Forze di Polizia ad ordinamento militare e civile nonché il personale appartenente ai Vigili del Fuoco mantengono requisiti previdenziali diversi da quelle generali vigenti nell'AGO e nelle gestioni sostitutive ed esclusive dell'assicurazione generale obbligatoria in virtu' delle specificità del settore riconosciute ai sensi del Dlgs 165/1997 che non sono state interessate dal regolamento di armonizzazione adottato nel 2013 (Dpr 157/2013). Il comparto, peraltro, non è stato neanche coinvolto nella quota 100 nel triennio 2019-2021 in quanto il DL 4/2019 ha espressamente escluso tali soggetti dalla misura (ad eccezione del personale non operativo dei VVFF).
Tuttavia soggiacciono alle norme riguardanti le aspettative di vita Istat (vedi anni 2013, 2016 e 2019 con aumenti di tre, quattro e cinque mesi) e il prossimo sarebbe dovuto scattare ora, ma poiché negli ultimi anni la speranza di vita media non è aumentata non ci sarà nessun aumento nei requisiti per lasciare il servizio sino al 31 dicembre 2022 e precisamente: rimanenza in servizio prescritta dai singoli ordinamenti variabile in funzione della qualifica e del grado aumentata di un anno per gli intercorsi aumenti della speranze di vita già avvenute (tale incremento legato alle speranze di vita non viene calcolato nell'ipotesi in cui al compimento di detto limite di età risultino già soddisfatti i requisiti prescritti per il diritto a pensione di anzianità, in sostanza i 35 anni di contributi).
Il congelamento della speranza di vita produrrà la sostanziale invarianza dei coefficienti di trasformazione dei montanti contributivi
pubblicato il 06/12/2019