PRIMA PAGINA - EMERGENZA SANITARIA E PENSIONATI
da la Repubblica del 6 luglio 2020
Emergenza sanitaria e pensionati: è fondamentale tutelarne i diritti
L’ASSOCIAZIONE DIFENDE LA CATEGORIA DEL PERSONALE SANITARIO IN PENSIONE
FEDER.S.P.eV, aderiscono all'associazione medici, farmacisti, veterani in pensione e loro superstiti
La pandemia da Covid-19 ha rappresentato un duro colpo per tutta l’Italia, che si è trovata a doversi confrontare con una crisi non solo sanitaria, ma anche economica. Durante questi mesi, i pensionati sono stati spesso vittime di una politica errata, che ha portato a considerarli come cittadini di seconda classe. Questo preoccupante risvolto sociale, che non ha coinvolto solo il nostro Paese ma il mondo intero, è stato fortemente criticato dal professor Michele Poerio, presidente di Feder.S.P.eV e segretario generale Confedir. Quando si arriva ad affermare che un medico può trovarsi nella condizione, in caso di carenza di risorse, di dover scegliere quale paziente curare, e chiaramente sarà quello con maggiore probabilità di sopravvivenza, cosa significa se non considerare gli anziani “figli di un dio minore”?
L’ASSOCIAZIONE SI OCCUPA ANCHE DELLE SIGNORE VEDOVE
LA SITUAZIONE
La gestione politica della crisi è stata schizofrenica, caratterizzata da confusione e incertezza. Questo è quanto afferma il professor Poerio: è stata una iniziale vistosa sottovalutazione del problema, in cui si è millantata una qualità e potenza dei nostri servizi sanitari che assolutamente non avevamo, mancando medici (solo negli ospedali oltre 8 mila), infermieri, tecnici, posti letto, strumenti e attrezzature varie. Emblematico il caso delle mascherine. Molti medici pensionati hanno deciso di rientrare in servizio, per dare un aiuto concreto negli ospedali in cui mancava molto personale. Nonostante i rischi evidenti - gli anziani sono più vulnerabili rispetto al virus - queste persone non si sono tirate indietro e hanno assistito i tirocinanti e i medici più giovani con la propria esperienza. Considerati eroi per qualche mese, oggi la situazione è ben diversa: il Governo non ha fatto alcun accenno nel realizzare uno scudo penale e civile a protezione del personale sanitario in servizio durante il picco dell’emergenza sanitaria.
IL PROFESSOR MICHELE POERIO, PRESIDENTE DI FEDER.S.P.eV
Non si è deciso di realizzare uno scudo penale e vicile a protezione del personale sanitario
L’impegno di Feder.S.P.eV. non si è fermato qui. Per quanto riguarda medici e farmacisti che hanno perso la vita nella lotta al Covid19, si è deciso di considerare le loro famiglie come iscritte all’associazione, in modo da garantire loro i contributi di solidarietà, oltre che l’appartenenza a una rete di sostegno e fiducia reciproca. Oggi, superati i momenti più difficili, Feder.S.P.eV. e Confedir guardano al futuro del Paese alla ricerca di nuovi progetti, che sappiano sfruttare ciò che si è imparato dall’emergenza sanitaria per costruire qualcosa di migliore. Winston Churchill diceva che le crisi non devono mai essere sprecate. Il professor Poerio, insieme a tutta l’associazione, non vede le premesse politiche sufficienti a cogliere questo saggio consiglio. Tuttavia, nella speranza di poter dare un nuovo slancio al Paese, insieme a Confedir (Confederazione indipendente di Federazioni e di Organizzazioni Sindacali operanti nel pubblico impiego), di cui l’associazione fa parte, si è proposto un piano strategico a 360 gradi per rilanciare l’Italia intera. Il progetto comprende politiche sanitarie ed economiche che tengono conto della precaria situazione giovanile e delle pari opportunità.
ATTUALITÀ
Assistenza: un valore condiviso
Una delle battaglie più importanti ingaggiate da Feder.S.P.eV. è la difesa dei diritti dei suoi iscritti, specialmente per quanto riguarda l’aspetto pensionistico. Il motto dell’associazione è “Non soli, ma solidali”, a evidenziare il ruolo di questa rete di contatti, pronti a fornire assistenza a quanti la necessitano. Non si tratta solo di un contatto umano, che serve a creare nuovi rapporti e amicizie tra il personale sanitario in pensione e le loro famiglie, ma anche di un aiuto economico. Tramite il fondo di solidarietà vengono supportati i soci indigenti, per fornire loro tutto quanto necessario. Per quanto riguarda le pensioni, purtroppo la situazione è tutt’altro che positiva.
Con l’approvazione della legge finanziaria del 2019, le pensioni medio basse e medio alte sono state tagliate per l’ennesima volta. Tagli che Feder.S.P.eV. e Confevir hanno impugnato in numerose sedi giurisdizionali con notevole successo, tanto che gli atti sono stati trasmessi alla corte costitutizionale, che si pronuncierà il prossimo 20 ottobre. Feder.S.P.eV. continua da sessant’anni a difendere gli iscritti da questo tipo di ingiustizie ma, secondo il professor Michele Poerio, la situazione è sempre più difficile. Le pensioni di reversibilità, ovvero la prestazione erogata dall’INPS alla famiglia di un deceduto, sembra a rischio.
Serve un cambiamento anche a livello culturale: deve essere portato davanti all’opinione pubblica il fatto che se queste pensioni italiane sono le più alte d’Europa, questo dipende esclusivamente dal fatto che i contributi che gli italiani versano durante la propria vita lavorativa allo Stato sono anch’essi i più alti d’Europa. Non è possibile togliere a un lavoratore ciò che ha precedentemente risparmiato con fatica. E, come ricorda il professor Poerio, c’è addirittura chi vorrebbe trasformarle in pensioni sociali.
IL PROFILO
Amicizia e solidarietà
Feder.S.P.eV. è una realtà concreta e utile per tutti i sanitari pensionati, che qui trovano una difesa dei propri diritti, a volte poco presi in considerazione. Infatti, l’associazione offre una consulenza qualificata, di tipo legale, pensionistico e fiscale. Attraverso il periodico “Azione Sanitaria”, spedito gratuitamente, gli iscritti vengono aggiornati su argomenti di attualità legati alla propria professione. Scambi di idee, formazione di nuove amicizie e momenti di collaborazione fanno parte della vita di questa comunità, alla quale possono aderire anche le signore vedove e le famiglie dei sanitari.
CORONAVIRUS
L’Italia dopo il Covid
Feder.S.P.eV. e Confedir hanno proposto un piano ambizioso per milgiorare il futuro dell’Italia dopo l’emegenza sanitaria. Per il rilancio del Paese, secondo il professor Poerio, si deve partire dall’analisi della realtà e da nuove riforme più moderne, specialmente nel settore dell’ordinamento giuridico, del fisco, della previdenza e della pubblica amministrazione. Il Coronavirus ha permesso una trasformazione digitale che deve continuare a progredire nei prossimi mesi, per migliorare la qualità della vita.