SITUAZIONE RICORSI CONFEDIR-FEDERSPEV
Situazione dei ricorsi promossi dalla Confedir-Federspev per il mancato riconoscimento della perequazione automatica 2012 e seguenti
CALENDARIO delle UDIENZE RELATIVE ai RICORSI CONFEDIR, FEDERSPeV e DIRSTAT contro i commi 483 e 486 dell’art. 1 della Legge 147/2013 - Oltre a quanto citato al punto 3, va ricordato anche lo stato di avanzamento del migliaio di ricorsi - anti c. 483 e 486 della legge 147/2013 - raccolti da Confedir, Federspev e Dirstat, nel primo semestre 2016 ed affidati allo Studio Legale Tomassetti di Roma.
Lo riassumiamo:
Corte dei Conti Abruzzo: 22 novembre 2016 n. ruolo 19378; 7 febbraio 2017 n. ruolo 19379.
Basilicata: 21 febbraio 2017 n. ruoli 8332-8333.
Emilia Romagna: n. ruoli 44619-44620.
Piemonte: 16 dicembre 2016 n. ruolo 200047; 20 dicembre 2016 n. ruolo 200046.
Lazio: n. ruoli 74779-74781.
Lombardia: 13 gennaio 2017 n. ruolo 28641; 25 gennaio 2017 n. ruolo 28640.
Toscana: 7 febbraio 2017 n. ruoli 60661-60662.
Umbria: n. ruoli 12242-12243.
In merito ai ricorsi presentati da CONFEDIR-FEDERPeV nell'anno 2016 la situazione è la seguente:
- le Corti dei conti di PIEMONTE (ordinanze nn. 32 e 35 del 2016), ABRUZZO (ordinanza n. 33/2016), e LOMBARDIA (ordinanza n. 9/2017) hanno sospeso i giudizi in attesa della decisione della Corte costituzionale sulle sollevate questioni di legittimità costituzionale;
- le ordinanze di remissione sono citate in quelle di sospensione tra cui: Tribunale di Palermo, ord. n. 22/2016, Tribunale di Brescia ord. 8/02/2016, Tribunale di Milano ord. 30/04/2016, Tribunale di Genova ord. 9/08/2016, Corte dei conti Sez. Emilia Romagna n. 27/2016 del 10/03/2016);
- le udienze calendarizzate per i nostri ricorsi sono Corte dei conti Toscana il 7/02/2017 e Basilicata 21/02/2017.
Per quanto riguarda la CONFEDIR Tomassetti, dato atto che la Corte dei conti Abruzzo ha condiviso i dubbi di costituzionalità delle precedenti ordinanze di remissione, ha suggerito di proporre intervento nel giudizio di costituzionalità passando attraverso il giudizio de quo.
pubblicato il 03/02/2017